La credenza secondo la quale senza il latte i bambini crescano manifestando carenze di calcio e gli anziani vadano incontro ad
osteoporosi è sbagliata e da sfatare.
Vi sono molti studi, anche recenti, che dimostrano che non c’è un reale beneficio nell’aver consumato latte e latticini durante la vita sull’osteoporosi che insorge nella terza età. Anzi i paesi dove si consuma maggiormente il latte sono quelli con il più alto tasso di osteoporotici.
Nel mondo vi sono molte popolazioni che non assumono latte e latticini per motivi religiosi, nonostante i bambini evitino l’assunzione di questi prodotti non accusano carenze di calcio (quando hanno sufficiente disponibilità di cibo) e le donne non vanno incontro
ad osteoporosi, come accade da noi.
Si è vero, il latte contiene calcio utile alle ossa e per questo viene consigliato per l'osteoporosi, ma contiene anche proteine animali, acide, che per essere smaltite consumano ancora più calcio. Quindi il latte, come un usuraio, apporta un po' di calcio ma alla fine ne fa consumare all’organismo più di quello che dà.
I latticini aumentano i livelli di acidosi sanguigna, così l’organismo per riportare in equilibrio il PH è costretto a prende i sali minerali dalle riserve presenti nel corpo (denti ed ossa), a meno che non venga assunta una dose elevata di verdure , semi e prodotti integrali . Quindi le proteine del latte, sommate a quelle provenienti da carne e pesce, costringono l'organismo a sottrarre calcio all'osso per poter provvedere al loro smaltimento.
La salute dell'osso dipende molto più da quei fattori che impediscono le perdite di calcio dall'organismo piuttosto che dalla semplice quantità di calcio assunta, fra questi il movimento è uno dei più importanti.
Esistono esercizi specifici che stimolano le nostre ossa a trattenere i sali minerali.
Ecco che allora il giusto movimento, abbinato ad una corretta alimentazione ed all’esposizione solare può contribuire a prevenire e ad arrestare l’evoluzione di questa malattia.
Isabella Barovero
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